-
Uscire dalla comfort zone: vivere in Irlanda e imparare una nuova lingua
AU-PAIR IN IRLANDA
Da tempo cercavo il coraggio di andarmene dall'Italia. Ma non una vacanza qualunque, io ambivo a qualcosa di diverso dal solito, volevo vivere fuori di casa per qualche mese, mettermi in gioco: una nuova lingua una nuova cultura e tante sfide da affrontare.
Parlandone con la mia amica Arianna, che aveva già vissuto un'esperienza come ragazza alla pari in Irlanda, mi svelò che stava organizzando di tornare nello stesso paese per metà anno, ma questa volta voleva visitare la parte sud dell'Irlanda, più precisamente Cork.
In quel preciso istante mi si illuminarono gli occhi e con tutta l'impulsività che mi caratterizza, colsi l'occasione al balzo. Ne parlai la sera stessa con la mia famiglia ed in poco tempo mi creai un profilo su www.aupairworld.com per trovare la "host family" ideale e partire da li a poco.
ISCRIZIONE AD AU-PAIRWORLD, VALIGIA E...CORK ARRIVO!
Il primo passo per diventare Au-Pair in Irlanda è quello di iscriversi al sito www.aupairworld.com, dando più informazioni possibili su se stessi: titolo di studio, lingua parlata, eventuali esperienze di lavoro con bambini piuttosto che hobby e interessi.
Ricordati che: per essere un Au-Pair in Irlanda si deve avere un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, conoscere un minimo di inglese, essere in buona salute ed avere esperienza di lavoro con bambini (babysitter o insegnanti).
Una volta creato il proprio profilo, si verrà contattati dalle famiglie o per velocizzare i tempi si può trovare una host family e contattarla direttamente, organizzando una videochiamata per discutere di orari, aspettative, compenso, giorni liberi ecc.
Se da entrambe le parti c'è interesse, beh il gioco è fatto!
Io ad esempio all'epoca contattai solo una famiglia: mi innamorai della loro descrizione e per fortuna mi trovai benissimo con loro: due dolcissimi psicoterapeuti, una casa in mezzo alla natura, una bambina da tenere e una macchina tutta per me.
Organizzare una valigia per più di 6 mesi non è stato semplice, soprattutto quando si viaggia in paesi freschi e piovosi come l'Irlanda. Quello che portati:
- Mix di abbigliamento caldo e comodo, ma anche qualche vestito più leggero per l'estate.
- Beautycase con trucchi, creme ecc.
- Macchina fotografica Nikon, GoPro e computer.
- Libri, dizionario di inglese e teca con gli appunti e occorrente per scrivere.
- Adattatore di corrente perché l'Irlanda utilizza le stesse prese elettriche inglesi a tre buchi.
- Il passaporto e la fotocopia del passaporto e di tutti i documenti: carta d’identità, tessera sanitaria, patente ecc. (anche se non serve viaggiando in Europa).
- Il proprio kit sanitario ed un buon medicinale/antibiotico in caso di febbre sopra i 39 gradi.
Per chi come me è cittadino italiano inoltre, non deve preoccuparsi nemmeno di sanità essendo l'Irlanda parte dell'Unione Europea.
L'ESPERIENZA DI LAVORO/STUDIO IN IRLANDA
Dopo aver perso assieme alla mia amica Arianna l'aereo con partenza da Bergamo - Orio al Serio destinazione Dublino e aver passato la giornata girovagando tra cinema e negozi, riuscimmo finalmente a partire per l'Irlanda.
In un'ora e mezza eravamo arrivate a Dublino con la nostra valigia da 20 kili; ora ci aspettava un viaggio in pullman di 3 ore da Dublino a Cork. Poi da Cork le nostre famiglie ci avrebbero accompagnate alle rispettive case, io nella zona di Ballinhassig e la mia fortunata amica, a due passi dall'oceano ovvero nel paese di Kinsale.
Che dire, riassumere un'esperienza di quasi un anno in un paese diverso dal proprio nel quale hai lasciato parte del tuo cuore, è impossibile. Ricordo che arrivata a casa della mia nuova famiglia parlavo pochissimo inglese e ne capivo ancora meno, ero un pò timida e mi sentivo completamente spaesata.
Nel giro di poche settimane sentivo già di essere parte di un grande squadra, tanto da chiamare mum and dad i miei host Florence e Harry, e di reputare una sorella Juanita.
Inizia i corsi di inglese alla Douglas English School, imparai a guidare sulla sinistra, studiai e parlai una lingua che non era la mia e mi innamorai di luoghi e di una cultura spettacolare. Che dire, sicuramente uscii dalla mia comfort zone!
Fortuna poi ha voluto che nella stessa città (Cork) ci fossero altre due amiche del mio stesso paese di origine (Denise e Alessia) con la quale io e Arianna passammo weekend alla scoperta di questa magnifica isola: le Isole Aran, Kinsale con le sue magnifiche spiagge, Galway, Ballycotton, Killarney National Park e tante altre località da togliere il fiato.
Quando penso all'Irlanda, alle serate pazze e alle ore piccole, alle mille avventure sulla vecchia Polo, all'Oceano Atlantico glaciale e limpido, alle altalene costruite in mezzo alle foreste con Ciaran & Co. e perché no, ai momenti difficili da affrontare quando ci si trova in un paese nuovo...
in quel caso ho sempre un vuoto d'aria, perché mi rendo conto di quanto sono stata fortunata a poter vivere un'esperienza che mi ha arricchito e mi ha reso diversa, curiosa, avventuriera.
Una parte di me è cambiata per sempre, grazie anche a te, Irlanda.
¶
Un luogo non e’ mai solo ‘quel’ luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati.
Comments powered by CComment